mercoledì 22 settembre 2010
domenica 12 settembre 2010
Le notti bianche del Sindaco Cialente
Tempo fa una signora, non assidua all'assemblea cittadina di Piazza Duomo, propone di portare LE CARRIOLE alla Perdonanza: una presenza silenziosa, rispettosa della manifestazione, come simbolo ancora attivo e necessario alla rinascita della città.
La proposta viene approvata a larga maggioranza.
A sorpresa, il comitato 3e32, punta di diamante delle lotte cittadine post sisma, si dissocia da questa azione, ritenendola sterile e da superare: meglio una forte azione di dissenso verso l'esterno che dia maggiore visibilità. Al contempo, evidenzia l'opportunità di ridimensionare e trasformare la scomoda assemblea cittadina a solo luogo di discussione, assolutamente non più vincolante nelle decisioni comuni.
Circolano intanto tanti nuovi “dice che” , soldi in arrivo, voci di finanziamenti, incarichi comunali da assegnare: sospetti indecenti.
LE CARRIOLE, superato il momento di disappunto, partecipano alla manifestazione tra gli applausi ed il consenso della folla.
La contestazione dei dissidenti invece si rivolge a Gianni Letta, ma anche al Sindaco ed al Vescovo. Tutta “ammuina” però: un'altra trovata, che va a segno, del Sindaco Cialente per dividere il movimento.
Complimenti Sindaco, leggere oggi che Bertolaso la invita a lavorare, anziché organizzare la notte bianca di qualche mese fa, ci conferma che la strumentalizzazione è in atto da sempre a L'Aquila: come dargli torto?
Purtroppo questo è ormai il lavoro del nostro sindaco: con l'organizzazione, a sorpresa, della notte bianca, sfruttando il nome ed alcune forze (i dissidenti delle carriole) dell'Assemblea cittadina, questo ha ottenuto: un' assemblea costretta a dividersi sulla mancata trasparenza (difficile per alcuni attivisti dell'assemblea giustificare l'impiego di tanto denaro non riuscendo ad identificare chi lo ha sborsato, come oggi è difficile giustificare un Cultulab scippato all'Università e promesso a società in sonno resuscitate ad hoc da giovani che, guarda caso, dopo averle sostenute, ora snobbano le carriole )
Le CARRIOLE , quel simbolo aquilano che ha raccolto anche 6000 sfollati in un anelito di liberazione, ora negletto sulla base di promesse elettorali da parte di un Sindaco e una classe dirigente locale che non si rendono conto che quanto fanno soffoca l'unico tentativo di risveglio prodotto nella città.
Discorso a parte va rivolto ai giovani che , forse anche stanchi, si lasciano strumentalizzare, e se la prendono con chi vuole chiarezza e fa domande, dimenticando che L'Aquila può sopravvivere solo attivando trasparenza e partecipazione: se dovessimo pensarli in mala fede avremmo la certezza che per L'Aquila non c'è più speranza.
Qui ormai è evidente che il vecchio è morto, il nuovo non può nascere, e in questo interregno si verificano le situazioni più morbose.
Purtroppo, se non si fa avanti una classe dirigente realmente alternativa, e ci si crogiola nella pavidità delle divisioni, nell'esaltazione degli egoismi e nel perbenismo di maniera, questa città non ha futuro, nonostante qualsiasi investimento materiale nella ricostruzione.
giovedì 9 settembre 2010
Complicazioni da ferie
DISAGI per la CONNESSIONE INTERNET non mi consentono di ripristinare il BLOG.
Dovrò rinviare a fine settembre. Me ne scuso.
Cercherò di essere presente ntnto su http://WWWLAQUILA99.TV
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