Ieri mattina un combinato disposto, verbale,di Prestigiacomo Chiodi & C., dove C. sta x Cialente ed altri, ha imposto ai vigili del fuoco de L’Aquila di pulire Piazza Palazzo , sostanzialmente perché dovevano dare una dimostrazione di forza agli aquilani, agli scariolanti, che con la loro iniziativa sono riusciti ad informare tutti gli italiani che le cose a L’Aquila non stavano come il governo aveva raccontato per televisione.
Da maggio scorso noi ce ne eravamo accorti e lo abbiamo urlato a Roma “ Siete bravi solo alla TV , governo Berlusconi non ti vogliamo più”. Ma gli italiani per tanto tempo hanno continuato a credere alla favola di una città ricostruita: l’aver messo in evidenza e reso noto a tutti che enormi quantità di macerie occupavano, a undici mesi dal sisma, ancora tutte le piazze de L’Aquila ha insinuato qualche dubbio… elettorale… e qualche domanda.
Le piazze sono state usate, da quelle ditte che avrebbero dovuto curare la messa in sicurezza e lo smaltimento delle macerie, come discarica, e adesso le ditte sono andate via, chi ha avuto, ha avuto… e Pantalone, paga!
Sì, hanno realizzato bei guadagni, puntellamenti inutili, residui lasciati nelle piazze, e ritardi nella ricostruzione. Grazie davvero. Ma i nomi delle ditte responsabili dello scempio sono top secret: hai visto mai che magari spuntano fuori Balducci &C., si, quelli che ridevano…, gli amici di Bertolaso!
Oggi finalmente comunque Piazza Palazzo sarà liberata dalle macerie, grazie soprattutto alla determinazione del popolo delle carriole, ed alla coscienza sporca di altri, domani controlleremo se tutto è a posto, etichetteremo il nostro differenziato.
Cercheremo di controllare anche la differenziazione nei siti di stoccaggio e prevenire altri scempi.
Sono però ormai trascorse 36 ore , ed i permessi per controllare , pur pattuiti con il sindaco, non sono arrivati.
Siamo stufi di essere presi in giro da persone inaffidabili: continueremo il nostro giro in città con carriola, pala e ramazza, e , se troveremo Piazza Palazzo pulita, stapperemo lo champagne e ,da lì, procederemo poi verso una o altre piazze, seguendo l’istinto e togliendo altri cumuli di macerie: il Comune collabori, ci faccia trovare i cassonetti, non abbiamo più bisogno di permessi per entrare a casa nostra in una città dove l’illegalità, e la prevaricazione, proviene dalle istituzioni.
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